mercoledì 27 febbraio 2008

ANCHE "IL FOGLIO" CON NOI!

Meno male che c'è Loredana, anche col plagio

Loredana Bertè ha cantato, eccome, ieri a Sanremo. Notizia di questa mattina è che molto probabilmente il suo brano è un plagio. Sono tutti in riunione, in fibrillazione, in via di decisione. Magari viene eliminata. Tanto questo festival non la merita. Sembrava una Biancaneve del terzo millennio, vestita di bianco e nero, occhiali da sole. A tratti si poteva confondere con la strega, che vuole ucciderla perché troppo bella. La gonna di tulle bianco lunga fino ai piedi la stringe in mano mentre scende. Inizia a cantare tenendosi strette le orecchie, con la sua voce rock: “Altro che paradiso/ stiamo già all'inferno”, “Siamo noi il futuro/ quelli con le pezze al culo/di sicuro”. Finita la canzone - una delle poche che emoziona, plagio non plagio, in un luogo che dovrebbe emozionare per definizione – il pubblico la saluta con affetto. I vestiti li ha cuciti lei, dice, la gonna anni fa, il cappuccio da qualche ora, siccome “era moscio” lo ha riempito col cuscino dell’albergo. “Se la musica potesse dire delle cose, e le dice...”, aggiunge. “Gli artisti li trattano come saltimbanchi, potrebbero trattarli anche meglio”. Baudo fa per accompagnarla verso l'uscita. “Ma c'erano le penne sul vestito, volevo venire con quelle, oddio le ho dimenticate”, dice a Pippo. Esce. Sul palco restano Pippo e Pierino, che chiede: “E' andata?”. Baudo: “Adesso è andata a rubare le lenzuola”. Fermatelo.

di Diana Zuncheddu

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