mercoledì 19 ottobre 2011

Il caso, di Thomas Hardy



Solo che un qualche iddio vendicativo mi chiamasse 
Dall'alto cielo, e irridesse: "Tu, creatura che soffre, 
Sappi che il tuo dolore è il mio diletto, 
Che del tuo amore frustrato profitta il mio odio!".


Allora sopporterei, tenderei i nervi e morrei, 
Rafforzato dal senso d'un ira immeritata; 
Mezzo racconsolato dal pensiero, che un più potente di me 
Avesse voluto e assegnato le lacrime ch'io piango. 

Ma non così. Come accade che la gioia venga uccisa, 
E perché avvizzisce la più dolce speranza mai seminata? 
Il caso balordo s'oppone al sole e alla pioggia, 
E il tempo biscazziere getta per allegria il dado d'un lamento... 
Per questi giudici ciechi tanto valeva cospargere 
Gioie lungo il mio cammino così come il dolore. 

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