22 ottobre 2011
“Niente incidenti domenica”. Alberto Perino, leader No Tav in Val di Susa, è stato chiarissimo. “La manifestazione sarà pacifica”. Niente sampietrini, niente bastoni, niente scudi, niente caschi, niente cappucci, niente fionde, niente passamontagna, niente di niente. Ogni stradina, sentiero e scorciatoia del bosco verrà sgombrato da qualsiasi ostacolo potenzialmente pericoloso che si trovi sul tracciato del percorso del corteo. Via i sassi, via anche i funghi troppo scuri. “Se le forse dell’ordine lanceranno lacrimogeni e la valle si riempirà di fumo, l’ordine è di ritirarsi in buon ordine”. Fin su alla baita. Per la sola giornata di domenica, saranno segate le corna alle mucche. “Seguiremo i metodi di Ghandi e di Martin Luther King”. Il black bloc è avvisato. Pace, pace, pace. “Tutta la val di Susa è al lavoro”. Mi raccomando, ha concluso Perino, i manifestanti si concentrino di buon’ora a Perugia che poi fino ad Assisi è lunga.
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