mercoledì 12 ottobre 2011

Lettera al padre, di W. A. Mozart

Vienna, 4 aprile 1787


La morte del padre avverrà il mese successivo. E' uno dei documenti più toccanti lasciati da Mozart: “Dato che la morte (ben riflettendo) è l'ultimo, vero fine della nostra vita, da qualche anno sono entrato in tanta familiarità con questa sincera e carissima amica dell'uomo, che la sua immagine non solo non ha per me più nulla di terribile, bensì mi appare persino molto tranquillizzante e consolante! E ringrazio il mio Dio di avermi dato la fortuna di avere l'opportunità (lei mi comprende) di riconoscere in essa la chiave che apre la porta alla nostra autentica felicità. Non mi addormento mai senza pensare che (per quanto giovane sia) l'indomani forse non ci sarò più. Ma nessuno, tra tutti coloro che mi conoscono, potrà dire che in compagnia io sia triste o di pessimo umore. E di questa fortuna ringrazio ogni giorno il mio Creatore e l'auguro con tutto il cuore ad ognuno dei miei simili”.

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