sabato 12 maggio 2012

Marcia nazionale per la vita e Life day 2012


Doppio appuntamento per un movimento pro life diviso ma non troppo


Roma. La seconda Marcia nazionale per la vita, convocata per domani a Roma (partenza dal Colosseo alle 9,30, arrivo a castel S. Angelo alle 11,30) da un cartello di decine di sigle del mondo pro life che vanno dall’Associazione famiglia domani al Movimento europeo per la vita, al Progetto Gemma per l’adozione prenatale, sarà dedicata quest’anno a Gianna Beretta Molla. Medico, proclamata santa da Giovanni Paolo II, morì a trentanove anni dopo aver rinunciato a curarsi un tumore all’utero per far nascere la figlia di cui era in attesa, Gianna Emanuela, la quale parteciperà all’iniziativa di domenica.


La marcia sarà preceduta, oggi pomeriggio, da un convegno intitolato “Chi salva una vita, salva il mondo intero”, presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum, mentre stasera, alle 21, ci sarà un’adorazione eucaristica “in riparazione del crimine dell’aborto” celebrata a Santa Maria Maggiore dal cardinale Raymond Leo Burke, prefetto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica. Come scrive il comitato Verità e vita nel messaggio di adesione, la marcia “non ha paura di dichiararsi ‘contro’: contro l’aborto, contro la fecondazione artificiale extracorporea, contro l’eutanasia, contro l’uso eugenetico della diagnostica prenatale, contro la dichiarazione anticipata di trattamento (il testamento biologico) come scivolo per la dolce morte”. L’iniziativa è definita anche “una sfida all’indifferenza e alla tiepidezza interna allo stesso mondo pro life italiano e al mondo cattolico, spesso spaventato dai temi della vita, considerati pericolosi perché ‘dividono la comunità’”.


Nelle parole dell’appello-adesione di Verità e vita riecheggia la polemica che dal referendum sulla legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita agita il movimento pro life italiano (vedi lo scambio di lettere sul Foglio, tra il settembre e l’ottobre del 2010, tra il Movimento per la vita presieduto da Carlo Casini ed esponenti di Verità e vita). La stessa convocazione della marcia di domani ha colto a dir poco di sorpresa il Movimento per la vita, che come ogni anno si accinge a mobilitarsi nell’anniversario, che cade a maggio, dell’approvazione della legge 194 che legalizzò nel 1978 l’aborto in Italia.


Il Life day 2012 è organizzato dal Movimento per la vita per domenica 20 maggio, nell’aula Paolo VI, Città del Vaticano. Si intitola “Uno di noi” e vedrà la partecipazione del forum delle Associazioni familiari, di Scienza e Vita, di Reti in opera, dell’Azione cattolica, delle Acli, dei Neocatecumenali, di Comunione e liberazione e di molte altre importanti realtà dell’associazionismo cattolico. Nel corso dell’iniziativa saranno premiati gli studenti vincitori del 25° concorso europeo ispirato ai temi della vita, e al termine interverrà il cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio della famiglia. Ieri, su Avvenire, Casini ha presentato il Life day sottolineandone l’impostazione di impegno in positivo “per” la vita, più che “contro” l’aborto, “senza per questo rinunciare a denunciare l’ingiustizia contro la vita” rappresentata dall’aborto. Anche qui si può leggere l’allusione ai contrasti tra i pro life italiani, all’origine di un doppio appuntamento che però nessuno vuole considerare sotto il segno dell’antagonismo. Tanto che alcune sigle hanno aderito a entrambi.

http://www.ilfoglio.it/soloqui/13390

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