“Contro lo sciatto secolarismo”
Parla il grande storico conservatore inglese Paul Johnson. Le dimissioni sono in sintonia con il suo essere un intellettuale
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Per questo si è ritirato, “perché non ha più le forze per compiere quello che lui riteneva necessario, essere la guida nel mondo moderno. Ha fatto un lavoro straordinario e dovremmo tutti essergliene grati”. Johnson non crede agli scandali di pedofilia che hanno coinvolto la chiesa negli ultimi due anni, soprattutto nei paesi anglosassoni. “Penso che la cosa più terribile sia avvenuta quando la chiesa ha iniziato ad accettare di pagare gli avvocati in America, è lì che i casi si sono moltiplicati”.
Secondo Johnson, caratteristica del papato di Ratzinger è stata “la tensione fra cristianesimo e mondo moderno. L’essere umano non è una creatura interamente secolare, ha bisogni secolari, ma ha bisogno d’altro per vivere, e qui il ruolo della chiesa è molto importante. Amo moltissimo Ratzinger, è un grande professore universitario, sono d’accordo con lui quando afferma che la ragione non sostiene se stessa, ha bisogno di un aggancio trascendente. Il Papa ha mostrato che la ragione ha una dimensione spirituale, come l’immaginazione, che per me resta la caratteristica umana più importante. E’ l’immaginazione che ci persuade di quanto noi siamo stati creati a immagine di Dio. Le distruttive passioni dell’uomo sono state tenute a freno dalle religioni. Senza grandi risultati però, si potrebbe obiettare. Ma quali successi ha ottenuto il mondo secolarizzato nell’elaborare un sistema alternativo di ricompensa e retribuzione? Nella sua lezione straordinaria di Ratisbona, Ratzinger ha spiegato che l’immaginazione creativa umana è in accordo con la dimensione religiosa dell’esistenza”.
Torniamo al Ratzinger intellettuale. “Il Papa viene da una famiglia di intellettuali e accademici. E’ stato il guardiano della disciplina sotto Giovanni Paolo II. Ma da Papa è stato anche un uomo di gentile benevolenza. Ha dato l’impressione di misurare ogni parola. Nel mondo accademico, scientifico e giornalistico è diventato fashion brandire la bandiera dell’ateismo militante. Sembra che di rigore gli scienziati debbano lanciarsi in diatribe sul perché la religione è incompatibile con la scienza. L’umanità si trova in bilico tra una precaria sopravvivenza e l’abisso dell’autodistruzione. E credo che il nostro destino sarà deciso dalla nostra capacità di tenere accesa quella fiamma spirituale che scalda e illumina la nostra vita”. Johnson ne ha per tutti. Sull’Umanesimo: “Si è rivelato un costernante fallimento”.
Secondo Johnson, caratteristica del papato di Ratzinger è stata “la tensione fra cristianesimo e mondo moderno. L’essere umano non è una creatura interamente secolare, ha bisogni secolari, ma ha bisogno d’altro per vivere, e qui il ruolo della chiesa è molto importante. Amo moltissimo Ratzinger, è un grande professore universitario, sono d’accordo con lui quando afferma che la ragione non sostiene se stessa, ha bisogno di un aggancio trascendente. Il Papa ha mostrato che la ragione ha una dimensione spirituale, come l’immaginazione, che per me resta la caratteristica umana più importante. E’ l’immaginazione che ci persuade di quanto noi siamo stati creati a immagine di Dio. Le distruttive passioni dell’uomo sono state tenute a freno dalle religioni. Senza grandi risultati però, si potrebbe obiettare. Ma quali successi ha ottenuto il mondo secolarizzato nell’elaborare un sistema alternativo di ricompensa e retribuzione? Nella sua lezione straordinaria di Ratisbona, Ratzinger ha spiegato che l’immaginazione creativa umana è in accordo con la dimensione religiosa dell’esistenza”.
Torniamo al Ratzinger intellettuale. “Il Papa viene da una famiglia di intellettuali e accademici. E’ stato il guardiano della disciplina sotto Giovanni Paolo II. Ma da Papa è stato anche un uomo di gentile benevolenza. Ha dato l’impressione di misurare ogni parola. Nel mondo accademico, scientifico e giornalistico è diventato fashion brandire la bandiera dell’ateismo militante. Sembra che di rigore gli scienziati debbano lanciarsi in diatribe sul perché la religione è incompatibile con la scienza. L’umanità si trova in bilico tra una precaria sopravvivenza e l’abisso dell’autodistruzione. E credo che il nostro destino sarà deciso dalla nostra capacità di tenere accesa quella fiamma spirituale che scalda e illumina la nostra vita”. Johnson ne ha per tutti. Sull’Umanesimo: “Si è rivelato un costernante fallimento”.
E sul relativismo morale: “E’ stato il peccato cardinale del Ventesimo secolo, la ragione per la quale è stata un’epoca così disperatamente infelice e distruttiva nella storia dell’uomo. Per questo tutte le forze della società moderna sono state contro Papa Ratzinger”.
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