giovedì 14 luglio 2011

La legge sul testamento biologico è un'occasione persa, di Sandro Bondi

Al direttore - L’approvazione da parte della Camera dei deputati del disegno di legge sul testamento biologico è innanzitutto una occasione persa per i cattolici. L’Italia era l’unico paese in Europa nel quale la tutela di alcuni principi fondamentali, fra cui primariamente la difesa della vita, la condanna dell’eutanasia e la rinuncia all’accanimento terapeutico, potevano essere sanciti attraverso una intesa fra credenti e non credenti. Questa straordinaria opportunità, che era stata offerta dall’emendamento proposto dall’on. Mazzarella, un uomo di fede vera e autentica, un tempo si sarebbe detto fratello nella fede, è stata sprecata per un eccesso di politicismo e fondamentalmente a causa del timore di sperimentare un dialogo vero e fecondo, che purtroppo afferra anche una parte dell’organizzazione ecclesiastica. Per le responsabilità politiche che ancora ricopro all’interno del Popolo della libertà, con questa lettera, che Le indirizzo soprattutto come testimonianza umana e personale della mia fede cristiana, non intendo più tornare su una questione che pure mi coinvolge anche emotivamente. Con affetto.

http://www.ilfoglio.it/soloqui/9658

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