Al direttore - L’approvazione da parte della Camera dei deputati del disegno di legge sul testamento biologico è innanzitutto una occasione persa per i cattolici. L’Italia era l’unico paese in Europa nel quale la tutela di alcuni principi fondamentali, fra cui primariamente la difesa della vita, la condanna dell’eutanasia e la rinuncia all’accanimento terapeutico, potevano essere sanciti attraverso una intesa fra credenti e non credenti. Questa straordinaria opportunità, che era stata offerta dall’emendamento proposto dall’on. Mazzarella, un uomo di fede vera e autentica, un tempo si sarebbe detto fratello nella fede, è stata sprecata per un eccesso di politicismo e fondamentalmente a causa del timore di sperimentare un dialogo vero e fecondo, che purtroppo afferra anche una parte dell’organizzazione ecclesiastica. Per le responsabilità politiche che ancora ricopro all’interno del Popolo della libertà, con questa lettera, che Le indirizzo soprattutto come testimonianza umana e personale della mia fede cristiana, non intendo più tornare su una questione che pure mi coinvolge anche emotivamente. Con affetto.
http://www.ilfoglio.it/soloqui/9658
"Après Nous le déluge!" LUIGI XV; http://ideas.repec.org/f/pma1570.html; http://papers.ssrn.com/sol3/cf_dev/AbsByAuth.cfm?per_id=1590874; https://www.researchgate.net/profile/Cosimo_Magazzino/; uniroma3.academia.edu/CosimoMagazzino; http://scienzepolitiche.uniroma3.it/cmagazzino/
giovedì 14 luglio 2011
La legge sul testamento biologico è un'occasione persa, di Sandro Bondi
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