lunedì 18 luglio 2011

Perché i mercati bocciano la manovra. I fatti del giorno

Le borse europee regalano performance pessime

Le piazze asiatiche temono il default degli Stati Uniti

La riapertura di oggi dei mercati non ha accolto nel migliore dei modi la manovra economica del governo votata in via definitiva venerdì scorso alla Camera. Piazza Affari, la piazza borsistica peggiore d’Europa, ha aperto in calo dell’1 per cento, ha registrato ribassi per tutta la giornata, con un picco al ribasso del -2 per cento in tarda mattinata, per poi chiudere a -3,06 per cento. Ad affondare la Borsa sono stati in particolare gli istituti bancari (nonostante la promozione agli stress test della scorsa settimana): il titolo Unicredit è arrivato al -3,55 per cento, Intesa Sanpaolo al -4,04, Mps ha perso il 2,72 per cento, Ubi il 2,61 e il Banco Popolare il 4,52. Ma le performance negative non sono mancate anche al di fuori dei titoli bancari: Parmalat ha ceduto il 5,94 per cento, ed è andata in rosso per la quarta seduta consecutiva, mentre Fonsai è arrivata al -5,05 nel primo giorno dopo la conclusione dell'aumento di capitale. Il divario tra Btp e Bund decennali ha superato i 326 punti verso mezzogiorno.

Tremonti ha incontrato alcuni tra i principali banchieri italiani nella sede del ministero nel capoluogo lombardo, tra cui l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, l'amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni, il presidente di Mps e dell'Abi Giuseppe Mussari, il presidente della Fondazione Cariplo e dell'Acri Giuseppe Guzzetti e il vicepresidente di Unicredit Fabrizio Palenzona.

Manuela Bravi si è dimessa da capoufficio stampa del tesoro e portavoce del ministro Giulio Tremonti. Era stata ascoltata dai magistrati napoletani che indagano sulla vicenda in cui è coinvolto l'ex consigliere politico del ministro e deputato del Pdl Marco Milanese.

La situazione economica, invece, è stata al centro del vertice tra Berlusconi e Napolitano al Quirinale, a cui ha partecipato anche Gianni Letta. Gli analisti di Goldman Sachs parlano di "un forte segnale sul fatto che l'Italia sta rispondendo alle preoccupazioni del mercato".

Resta tuttavia l'incertezza legata all'aumento dei rendimenti che – si legge nel rapporto – potrebbe rendere "insostenibile per l'Italia il peso del debito pubblico". Ma la giornata in corso sembra essere difficile anche per altre piazze europee: a Londra l'indice Ftse 100 ha ceduto lo 0,7 per cento, a Francoforte il Dax 30 lo 0,8, come il Cac 40 di Parigi, mentre Madrid ha perso lo 0,5 per cento e Lisbona lo 0,8. Un vertice straordinario della zona euro è previsto giovedì a Bruxelles, con l'obiettivo urgente di mettere a punto un nuovo piano di aiuti per Atene. La seduta delle borse asiatiche ha invece risentito del rischio default degli Stati Uniti e delle divisioni tra repubblicani e democratici sulle misure da adottare per ridurre il deficit entro il 2 agosto, dead line per evitare proprio il default. Seul ha subito un deciso ribasso che ha coinvolto Hong Kong, nonostante il balzo registrato da Agricultural Bank of China, che ha trainato l'intero settore. Giù Shangai, Taiwan, che ha chiuso in ribasso dello 0,4 per cento e Singapore.

http://www.ilfoglio.it/soloqui/9711

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