venerdì 16 dicembre 2011

Matilde Serao sulla morte del re delle Due Sicilie Francesco II di Borbone

Napoli apprese la notizia della morte del re Francesco II di Borbone dalle
colonne de "Il Mattino". Matilde Serao scrisse in prima pagina un articolo
dal titolo «Il Re di Napoli», in cui fra l'altro diceva:

«Don Francesco di Borbone è morto, cristianamente, in un piccolo paese alpino,
rendendo a Dio l'anima tribolata ma serena.
Giammai principe sopportò le avversità della fortuna con la fermezza
silenziosa e la dignità di Francesco secondo. Colui che era stato o era
parso debole sul trono, travolto dal destino, dalla ineluttabile fatalità,
colui che era stato schernito come un incosciente, mentre egli subiva
una catastrofe creata da mille cause incoscienti, questo povero re,
questo povero giovane che non era stato felice un anno, ha lasciato che
tutti i dolori umani penetrassero in lui, senza respingerli, senza
lamentarsi; ed ha preso la via dell'esilio e vi è restato trentaquattro
anni, senza che mai nulla si potesse dire contro di lui. Detronizzato,
impoverito, restato senza patria, egli ha piegato la sua testa sotto la
bufera e la sua rassegnazione ha assunto un carattere di muto eroismo...
Galantuomo come uomo e gentiluomo come principe, ecco il
ritratto di Don Francesco di Borbone».

La salma di Francesco II, vestita con abiti civili su cui spiccavano le
decorazioni e fra queste la medaglia al valore militare per la difesa di
Gaeta, restò esposta nella camera ardente fino alla sera del 29
dicembre.

http://www.albertoboccalatte.it/documenti/Francesco%20II.pdf 

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