stili di vita
Le carte geografiche sparite. Come i libri degli orari dei treni
Già, però com'erano belle quelle telefonate a sorpresa! E anche i
preamboli in fondo ci aiutavano a scaldare la conversazione, ci
permettevano di arrivare al punto meno impreparati, dandoci comunque
mille indizi sulla vita personale dell'interlocutore, sfumature spesso
implicite nel tono di voce che ci dicevano come gli andava, che umore
aveva, e finivano per situare la ragione della sua telefonata in un
cuore vero, un cuore con nome e cognome, che sentivamo palpitare a
distanza. E forse anche le code all'agenzia, o peggio all'ufficio
postale, lasciavano uno spiraglio al caso, ci tenevano interconnessi in
una rete più limitata (quella dei tizi e delle tizie stipate con noi in
coda), ma fervida di possibili imprevisti e tendenzialmente più
promettente sul piano dei rapporti umani.
Esisteva il tempo, esisteva lo spazio, esisteva la simpatia. Insomma, non è facile venirne a capo. Per me almeno, e per tutta la generazione «anfibia», non lo è.
Esisteva il tempo, esisteva lo spazio, esisteva la simpatia. Insomma, non è facile venirne a capo. Per me almeno, e per tutta la generazione «anfibia», non lo è.
Nella mia esperienza di «testimone attivo» tendo a distinguere
due fasi dell'avvento tecnologico: quella in cui i beni e i servizi sono
entrati nelle nostre case e quella, più recente, in cui usciamo di casa
inseguendo i nostri beni e i nostri servizi. Nella prima c'è la
scoperta degli acquisti on line e di una nuova socialità virtuale:
Skype, chat, social network, amicizie che nascono e muoiono senza
strette di mano. Nella seconda c'è la scoperta degli smartphone e la
rapida trasformazione della vita pubblica nell'ambito condiviso dei
semafori, delle sale d'aspetto, delle pizzerie.
Ai semafori, chi non sapeva la strada si guardava attorno
spaesato e finiva per abbassare il finestrino e chiedere informazioni
all'automobilista accanto. In quell'attimo si creava un contatto: certo,
superfluo, eppure di solito sia il richiedente che il rispondente si
allontanavano con l'aria soddisfatta. Ora gli automobilisti (esattamente
come i turisti a spasso nei dedali delle zone pedonali) seguono le
indicazioni del navigatore satellitare.
In sala d'aspetto dal dentista quasi nessuno sfoglia più le
riviste, avendo da aggiornare il profilo su Facebook o da postare il
twitt «Ho sempre avuto un terrore folle dei dentisti».
In pizzeria non è più possibile sparare quattro scemenze sull'ultimo film di Kaurismaki senza che almeno un paio di amici si tuffino all'istante su Wikipedia e perdano un'eternità chini così (leggono intere voci!) per dirti che in realtà «L'uomo senza passato» non è del 2000 ma del 2002 e comunque l'attrice Pelcola non si chiama Maria bensì Markku, con due k. Eccoci a un paradosso coi fiocchi: siamo gente che sta in compagnia quando resta sola in casa. E sta sola quando esce in compagnia.
In pizzeria non è più possibile sparare quattro scemenze sull'ultimo film di Kaurismaki senza che almeno un paio di amici si tuffino all'istante su Wikipedia e perdano un'eternità chini così (leggono intere voci!) per dirti che in realtà «L'uomo senza passato» non è del 2000 ma del 2002 e comunque l'attrice Pelcola non si chiama Maria bensì Markku, con due k. Eccoci a un paradosso coi fiocchi: siamo gente che sta in compagnia quando resta sola in casa. E sta sola quando esce in compagnia.
http://www.corriere.it/cronache/11_dicembre_09/gesti-quotidiani-cancellati_b9a6956a-223b-11e1-90ea-cfb435819ac4.shtml
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