mercoledì 29 febbraio 2012

Carabiniere insultato in val di Susa, Berlusconi: «Lui l'Italia migliore in cui ci riconosciamo»

L'EX PREMIER MANIFESTA IL SUO APPREZZAMENTO PER LA COMPOSTEZZA DEL MILITARE

Gli arriva anche l'encomio solenne da parte del generale dell'Arma dei Carabinieri Gallitelli: «Comportamento lodevole»

«Ringrazio e faccio i più sinceri complimenti al bravissimo carabiniere che in val di Susa ha dimostrato la differenza tra chi fa sempre il proprio dovere per il bene comune e chi sa solo insultare, l'abisso esistente tra chi ama l'Italia e ha il senso dello Stato e chi invece usa le invettive e la piazza per seminare odio e violenza». Lo dice in una nota Silvio Berlusconi. «Bene ha fatto il comandante dell'Arma, generale Gallitelli, a premiare la professionalità e la compostezza di quel militare con un encomio solenne. Una volta di più - conclude l'ex presidente del Consiglio - lo Stato ha fatto lo Stato: in quel carabiniere abbiamo ritrovato l'Italia migliore, in cui ci riconosciamo».

IL SOSTEGNO DI SCHIFANI - In precedenza anche il presidente del Senato, Renato Schifani, aveva espresso l'apprezzamento per il comportamento integerrimo del carabiniere che non ha reagito agli insulti di un attivista No Tav che l'ha apostrofava come "pecorella" : «Signor generale, - ha detto Schifani rivolgendosi in un messaggio inviato al comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli - desidero esprimerle il mio più grande apprezzamento per la professionalità e la maturità dimostrate dal carabiniere in occasione della manifestazione dei no Tav». «Tale comportamento - aggiunge Schifani - evidenzia ancora una volta lo spirito di servizio dei militari dell'Arma e conferma che in momenti difficili, come quelli che stiamo vivendo in val di Susa, possiamo far affidamento sulle elevate capacità e sulla preparazione delle Forze dell'Ordine».

L'ENCOMIO SOLENNE - Un formale 'encomio solenne' intanto gli è stato conferito dal comandante Generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli. Il generale gli ha telefonato al militare complimentandosi «per la fermezza e la compostezza professionale dimostrate, che hanno impedito ad una situazione delicata di degenerare in ulteriori incidenti». Per «il lodevole comportamento tenuto a fronte della grave provocazione», il comandante generale gli ha conferito l'encomio solenne.

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