lunedì 28 novembre 2011

Come d'autunno sugli alberi le foglie, Mr Osborne


Ha un fascino tutto suo la definizione inglese con cui George Osborne si gioca il futuro politico suo, del suo partito e del suo paese. L’“autumn statement” con cui il cancelliere dello scacchiere britannico definirà i prossimi passi del piano economico è un condensato di ideologia politica ed economica senza pari nel Vecchio continente (più banalmente si tratta del “Pre-Budget Report”, ma l’autunno di questi tempi  è significativo). Secondo tutti gli analisti, con questo annuncio Osborne farà capire di che pasta è fatta, se vede tutto come un gioco politico, come sostiene il Financial Times, o se ha anche una prospettiva economica d’ampio respiro, come si auguranoi “Cameroons” come Tim Montgomerie. Quel che è stato fatto finora non ha funzionato granché se anche la Gran Bretagna, secondo l’Ocse, sarà tecnicamente in recessione dall’anno prossimo, come i brutti anatroccoli del sud Europa.

L’enfasi di Osborne sarà su occupazione e crescita, con un piano contro la disoccupazione giovanile, il sostegno alle imprese più piccole e un addolcimento delle politiche ai danni delle middle class (i tagli): cinque miliardi di sterline di tagli da investire in crescita per salvare il paese. La domanda senza risposta è sempre la solita: funzionerà? Per l’Economist la recessione è inevitabile, mentre la guerra sociale è già pronta a scoppiare fin da mercoledìcon un megasciopero antiausterità. In mezzo ci sono giochetti da coalizione: i Lib-Dem che vogliono fare la parte dei buoni, i conservatori che non ci stanno a finire di nuovo con l’etichetta di “nasty party”. Ma senza crescita economica, i Lib-dem avranno poco di cui vantarsi alle urne, e lo stesso vale per Osborne che, pur non avendo alcun patto della granita da violare, si sente già il successore naturale del premier, David Cameron. Sul Labour e gli scioperi e l’opposizione basta leggere Boris Johnson, sindaco di Londra, che sulla successione a Cameron ha qualcosa da dire pure lui (anche se da ultimo i cuori di Tankbattono per il fratello di Boris, Jo, che per anni ha curato la Lex Column del Financial Times, e che è sposato con Amelia Gentleman, una coppia da tenere d’occhio – anche se da ultimo le vicende tra fratelli nel Regno Unito non sono finite benissimo).

Nessun commento: