Non
dire, non nominare: la creazione o l’amore,
i
suoi oggetti e i suoi atti
sono
immagini del libro del dubbio. Prendimi, fa’ che i viaggi nell’illusione,
in
ciò che ho immaginato o immagino,
che
ecceda, che alletti il dubbio in me stesso, che strappi
ciò
che le parole han tessuto e ciò che vi leggo
ciò
che desidero e penso
che
offra il mio corpo alla sua ascesa,
fa’
che io sia la via per l’infinito.
Nessun commento:
Posta un commento