mercoledì 2 novembre 2011

La Chiesa anglicana rilancia le proposte del Vaticano: tassare le rendite finanziarie


Chiesa anglicana di Milano (Fotogramma)Chiesa anglicana di Milano (Fotogramma)
La più alta autorità della Chiesa anglicana, l'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, si schiera al fianco degli indignati accampati da settimane davanti alla Cattedrale di Saint Paul, a Londra, e chiede di tassare le transazioni finanziarie. In un intervento pubblicato oggi sul Financial Times, William denuncia come "vaghe" le richieste dei manifestanti, sottolineando quindi che "è ormai tempo di essere più precisi".
Un contributo in tal senso, prosegue, è arrivato la scorsa settimana dal Vaticano che, nel documento intitolato 'Per una riforma del sistema finanziario internazionale nella prospettiva di un'Autorità pubblica a competenza universale', offre raccomandazioni non "per cambiare tutto in una volta sola, ma per ridurre i danni di certe pratiche e presupposti".
Williams suggerisce quindi una "netta separazione tra le normali attività di banca e le transazioni speculative", "una ricapitalizzazione delle banche" e l'adozione di "una tassa sulle transazioni finanziarie" nota anche come 'Robin Hood Tax'. L'arcivescovo ricorda anche il sostegno già espresso per la Robin Hood Tax da miliardari come George Soros e Bill Gates, nonchè da diversi Paesi europei, "con una forte dichiarazione questa settimana dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble". "Si potrà arrivare alla migliore soluzione per l'infelice disputa di Saint Paul - conclude Williams - se le questioni sollevate dal
Vaticano porteranno a un sforzo congiunto per far progredire il dibattito e arrivare a un cambiamento effettivo e credibile nel mondo finanziario".

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